L’uomo perfetto

Brainy is the new sexy? A giudicare dal successo dell’uomo perfetto con le donne, non lo direi. Quando la redazione mi ha detto che questo sarebbe stato il titolo del numero speciale di Discorsivo, ho subito pensato a lui. Paradossalmente, un suo consiglio gli si è rivoltato contro.

Durante una delle nostre periodiche – ma mai programmate – serate di chiacchiere, gli ho confidato che da un po’ di tempo stavo accarezzando l’idea di iniziare a tenere un blog. Ma qualcosa mi ha sempre fermato. Comunicare efficacemente è molto difficile e improvvisare è sempre esporsi ad un rischio. Coltivare la velleità di produrre arte, figuriamoci.

Inoltre “che senso ha contribuire alla morte entropica della comunicazione buttando un’altra carriola di parole nello scarico della rete?”

“Fossi in te non sarei così cinico” – mi ha risposto. “Me lo sono chiesto ogni volta prima di iniziare a scrivere una canzone. Mi capitava di prendere la chitarra in mano e di avere come la sensazione di mancare di rispetto a chi alla musica ha dedicato tutta la sua vita. Agli artisti veri, insomma. Ogni tanto scrivo canzoni così, per rilassarmi. O per sfogarmi. O solo per ridere di me fra qualche anno. Ma al di là del risultato finale, penso che l’autocensura sia un’occasione mancata. Ma soprattutto sia rinunciare a qualcosa di sé.

E così eccomi qua. Ho pensato di raccontarti dell’uomo perfetto perché penso sia doveroso spiegare perché lo considero tale. Ovviamente non mi aspetto che tu creda alla sua esistenza. E sicuramente sorriderai di chi ritiene che qualcuno possa essere perfetto. Per tutti è più facile pensare alla perfezione come un asintoto, qualcosa cui tendere ma che non potremo mai raggiungere. E come accade per le cose che non possiamo stringere con le mani, finiamo per dimenticarcene.

Una frase da uomo perfetto potrebbe essere: “se ogni tanto non ci fermiamo ad immaginare l’ideale e a condividere questo sogno, non avremo più niente da costruire”.

Ah, è ovvio, ma meglio specificare: ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.

Leggi il primo episodio: un giorno.